Weekend a Parigi: tra racconto e consigli

Visitare Parigi in un weekend è un’impresa atletica, ma non impossibile. Abbiate fiducia e mettetevi delle scarpe comode! Il segreto sta nello spirito di sacrificio e nella buona organizzazione delle zone da visitare.

Cominciamo dal racconto di questo nostro weekend che si è concluso con la spunta su praticamente tutti “must visit” della capitale francese.

Primo e imprescindibile consiglio/comandamento: fatevi subito la Paris Visit, il biglietto che vi dà la possibilità di prendere infinite volte la metro, il bus e i RER (i treni) per i giorni che vi servono; noi con 12€ a testa abbiamo girato la città sotterranea in lungo e in largo.

Primo giorno (venerdì)

LouvreSe arrivate intorno alle 11.00 davanti al Louvre, avete la possibilità di evitare la coda ed entrare subito. Il biglietto costa 12€ e vi dà l’accesso alle mostre perenni (non quelle temporanee), ma ce n’è più che abbastanza anche così. Noi abbiamo optato per camminata veloce generale con pit stop davanti alle imperdibili Monnalisa e Venere di Milo, le opere di Michelangelo e la sezione egizia.

Farlo in un’ora è fattibile, siate inflessibili!

Quando uscite fate un giro nei dintorni del Louvre, dove trovate il Palais Royale e Les Halles, quartierino carino per fare due passi senza meta.

Risalite Avenue de l’Opéra e godetevi lo spettacolo del tempio della musica parigino da dove potete prendere la metro e dirigervi verso i quartieri di Saint Germain e Quartiere Latino. Di questi due noi abbiamo passeggiato per Saint Germain des Près, visitato la chiesa di Saint Sulpice (quella del Codice da Vinci), vagabondato per le viette fino a Saint Michel.

Nel Quartiere Latino ci siamo fermati per una birra al Pantalon (7 Rue Royer-Collard, 75005 Paris), locale tipicamente universitario data la zona, ma pittoresco. E almeno la pinta ha un prezzo umano (vi ho già detto che Parigi è cara?!).

Per cena vi consiglio un bistrot nascosto ma davvero carino, si chiama Le Port Pot (14 Rue Boutebrie, 75005 Paris) e si mangia molto bene. Niente di pretenzioso, ma atmosfera molto parigina.

Secondo giorno (sabato)

tour eiffelNoi siamo andati dritti alla Tour Eiffel per cercare di evitare la folla, ma la coda agli ascensori ci ha spinto ad optare per le scale. 5€ e qualche anno in meno di vita dopo, ci siamo goduti il panorama dal secondo piano della torre. Ci sono del cartelli che spiegano la storia della costruzione del monumento e le indicazioni di cosa vedete dai vari punti di vista panoramici (non è così intuitivo come si può pensare, soprattutto con la nebbia).

Noi siamo saltati sulla metro e ci siamo spostati al Museo D’Orsay e poi al Notre Dame, ma essendo in zona consiglio di farsi l’Arco di Trionfo e gli Champs Elisées dalla Tour Eiffel. E’ tutto collegato dalla metro, quindi organizzate bene gli spostamenti ed ottimizzate i tempi.

Noi abbiamo mangiato un panino nella zona di Notre Dame e poi ci siamo spostati nel Marais, il quartiere trendy di Parigi. Ricorda un pò la zona di Carnaby Street di Londra: negozietti di design, abbigliamento e splendide brasserie dove prendere un caffè e 100 baguette (che sono la parte migliore di Parigi). Il Centre Pompidou che è all’inizio del quartiere lo abbiamo visto solo da fuori quindi non posso dirvi se vale la pena entrare.

Noi dopo aver passeggiato ed aver visto Place des Voges siamo tornati verso casa (trovata su Airbnb) perchè la sera ci aspettava lo spettacolo al Moulin Rouge! Ebbene sì, ci siamo permessi questa follia – spettacolo e champagne sono €109 a testa- e siamo andati a vedere il cabaret più famoso al mondo. E ne è valsa la pena! Si fa un tuffo nel passato, tra decine di ballerine e costumi splendidi, luccichii di pailettes e piume come se non ci fosse un domani. La bottiglia di champagne è bastata per tutte le due ore e quando siamo usciti alle 1.30 di notte eravamo felici e soddisfatti. Se potete permettervelo andateci.

Terzo giorno (domenica)

MontmartreNoi avevamo a disposizione solo la mattina quindi ci siamo goduti Montmartre e Pigalle che erano vicini a casa.

Devo dire che Montmartre è stato il quartiere che mi è piaciuto di più, anche perchè pensare che qui vivevano personaggi come Jim Morrison, Picasso, Monet e Toulouse Lautrec ammanta tutto di un ulteriore velo di poesia. Il Museo non vale molto la pena, ma noi abbiamo investito comunque i 9€ di ingresso per dare un’occhiata alla casa che ha ospitato tanti di questi artisti. E’ carino passeggiare con calma in queste viette piccole e pittoresche, anche se si nota che stanno diventando attrazione per i turisti e poco più.

Scendete per Rue des Martyrs e fate il pieno di boulangeries! Qui ce ne sono tantissime, una più bella dell’altra e tutte con la coda di parigini che aspettano pazientemente di comprare pane e piatti di gastronomia.

Pigalle alla luce del giorno fa un pò tristezza, ma potete guardare le vetrine dei numerosi sexy shop che propongono accessori di ogni tipo.

 

 

2 commenti

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2 risposte a “Weekend a Parigi: tra racconto e consigli

  1. Adele

    Ciao, volevo chiederti se hai usato qualche guida in particolare. Io ho trovato online questa guida di viaggio per Parigi http://www.france-voyage.com/francia-guida/paris.htm, ma non so se è abbastanza completa. Adele.

E tu cosa ne pensi?